lunedì 28 settembre 2015

Un Crowdfounding per combattere la violenza sulle donne



Eccomi qui. La Trilogia dell'AmorTe è un progetto contro la violenza sulle donne a cui tengo tanto. Ci tengo perché sono un uomo e credo che sia un dovere cercare di affrontare queste tematiche non nascondendosi ma appunto mettendosi in gioco. Non ho nulla da insegnare. Ho scritto questi tre testi teatrali contro la violenza sulle donne, perché voglio affrontare questa tematica a tutto tondo, evitando per quanto possibile la retorica. Ho scelto di realizzare questi reading sparsi su tutto il territorio nazionale, soprattutto nelle carceri e nei centri antiviolenza, perché credo che sia lì che ci sia maggior bisogno. Non con l'atteggiamento del "Ora vi insegno a vivere", ma appunto con l'atteggiamento di portare, spero, all'interno di quelle situazioni difficili, un seme, un germoglio, uno spunto di riflessione. I miei testi sono forti, non le mandano a dire. Usando il sarcasmo, l'ironia, ne escono comunque tre quadri tragici, in cui nessuno è vincente e nessuno è realmente colpevole o innocente. Siamo umani, siamo fatti di relazioni umane. Quello che serve è dialogare, confrontarsi, interagire, senza la presunzione del "Io ho capito tutto dalla vita, io non sono un violento e assassino", ma appunto, cercare di comprendere che questo fenomeno che si manifesta ogni giorno a pochi metri da noi, fa parte di noi. Noi siamo animali e come tali abbiamo l'istintualità degli assassini. Però siamo umani e questo dovrebbe fare di noi degli esseri in grado di relazionarsi con il prossimo senza usare la violenza. Io non mi sento superiore a chi sta dietro le sbarre. Io mi sento uno come tanti, che cerca nel suo piccolo di dare dignità a quelle donne morte ammazzate, e che prova a dare un senso in primis alla propria vita, e poi lasciare appunto qualche spunto di riflessione per gli altri. Credo negli esseri umani. Credo che chiunque, anche gli assassini, abbiano la possibilità di poter ritrovare quel senso di non violenza che spesso colpisce anche chi la violenza non l'ha mai perpetuata. Quindi lungi da me giudicare. Anzi, io avrei solo da imparare. Da quegli uomini che stanno dietro le sbarre e da quelle donne che stanno nei centri antiviolenza. Avrei solo da imparare perché in fondo, io, sono solo un povero drammaturgo che tenta, con i suoi limiti, di dare voce a chi voce non ha più. Perché quello che mi interessa è capire perché esiste la violenza, da dove nasce, come si manifesta e soprattutto come si può combattere. Io credo che ci siano tantissime persone che hanno molto più talento e competenza di me che hanno aderito a questo progetto. E le ringrazio con il cuore. Perché ogni giorno dedicano il loro tempo per cercare di rendere migliore la vita di chi si ritrova dietro le sbarre, e anche di chi per causa di quelli che stanno dietro le sbarre, si trovano delle cicatrici profonde nell'anima che solo chi ha davvero cuore, devozione, conoscenza, pazienza, sa confortare e riportare alla vita "normale". Mi sento davvero l'ultimo degli ultimi in questo progetto. Quando vedrete questi spettacoli, quando ne parlerete, sappiate che io sono solo un mezzo ma chi realmente sta facendo le cose, chi sta realmente dando l'anima in questo progetto, sono soprattutto le persone che in carcere, i detenuti stessi, leggeranno i miei testi, e le donne che hanno subito violenza. Noi, io come drammaturgo, e le attrici e attori che sostengono questo progetto, siamo la voce. Nulla più. Voce che dà voce a chi non ne ha. Voce che si fa ascolto e silenzio di fronte alla tragedia della vita reale. Per concludere; ho avviato una campagna di crowdfounding. Perché? Perché le istituzioni non hanno soldi da dare, troppo impegnate a mangiarseli in altre cose, perché i produttori non investono in un progetto sociale, perché lo definiscono perdente e non redditizio. Quindi, per chiudere, che sennò vi faccio due palle tante, vi dico: aiutateci. Sosteneteci. Donate con il cuore qualche euro per questo progetto. Non per me. Ma per chi ci sta mettendo la professionalità che in questo paese viene spesso pagata con un "bravo" e una pacca sulle spalle. Siamo senza produttori, siamo senza istituzioni che a parte patrocini morali, altro non danno, o non possono dare. Ma abbiamo la grande fortuna di avere Voi. Voi potete rendere reale questo progetto. Voi potete divenire piccoli produttori di un evento che tocca tutti noi. Quindi, vi ringrazio veramente di cuore. Innanzitutto per il tempo che avete dedicato a questa lettura, e poi perché sono certo che sarete i nostri sostenitori. 
Vi abbraccio a nome di tutte le attrici e attori professionisti coinvolti nel progetto, a nome di tutte quelle istituzioni che moralmente ci sostengono, a nome dei nostri Partner NoiNo.org e BeFree Cooperativa Sociale contro la tratta e la violenza di genere, e a nome di tutte quelle persone che ogni giorno lavorano all'interno delle carceri e dei centri antiviolenza, per rendere questo mondo migliore.
Merci
Qui sotto trovate il link per fare la vostra donazione.
Francesco Olivieri

martedì 25 agosto 2015

DOPPIO URLO English Subtitle

Ecco il mio primo cortometraggio pronto a camminare con le sue gambe. E' nato dalla voglia di urlare lo sdegno e la rabbia di tante persone che in questo paese Italia ogni santo giorno si sentono prese costantemente per il culo. Sono entusiasta di dare a tutti la possibilità di vederlo dopo esser stato selezionato allo Short Film Corner al Festival de Cannes 2015. Grazie di cuore a chi ha realizzato con me questo piccolo gioiello: Oriana Celentano, Samantha Silvestri Giulia Anchisi Stefano Valbonesi Giada Pistonesi Lorenzo Waky Laudazi Alessio Mattei Julia Kent Enrico Blasi Ozu Culturalcentre Edoardo Spallazzi . Buona visione e spero davvero vi piaccia. Grazie ancora di cuore.
Con gratitudine,
Francesco Olivieri
#doppiourlo #allenginsberg #howl #sdegno #rabbia #videoart #festivaldecannes #shortfilmcorner #cortometraggio



lunedì 27 luglio 2015

CORTI IN TERRAZZA

Arriva l'Agosto e il cinema non si ferma. Per dare il benvenuto all'ultimo mese di questa estate, venite a Corti In Terrazza. Ad attendervi ci sono 8 cortometraggi d'autore, tra cui il mio Doppio Urlo. Segnatevi questa data allora: 1 AGOSTO ORE 21:30 ALLE TERRAZZE, PALAZZO DEI CONGRESSI, EUR, ROMA. NON MANCATE :)

sabato 20 giugno 2015

Buon viaggio

A me spiace sai? Mi spiace che sei nero. Certo che proprio nero dovevi nascere? Evvabbè bisogna portare pazienza. E mi spiace anche che sei nato nero e africano. Guarda una pena che non ti dico. E vederti con tutti quegli altri neri che chiedete aiuto. Dio che orrore. Ma dico io con tutta la terra che c'è proprio qui dovevate venire? No no non sono razzista. Ascolto anche Bob Marley io. E mi piace tanto quello lì come si chiama ah si Alì. Mamma mia che bel pezzo di uomo nero eh? Certo fossero tutti così mica riusciremmo a respingervi. Ma per fortuna siete calmi o quasi, poveri e senza armi e soprattutto, cari che siete, ignoranti. Ah non siete ignoranti? Ma tu guarda. Come corre il mondo. Comunque davvero neretto, io sono una signora per bene voto anche Renzi anche se quello con le felpe Padania non dice mica cose sbagliate ma proprio non posso aiutarti. Nè a te nè a tutti voi. Tornate a casa da bravi. Qui si sta così male. Voi invece avete le palme, i banani il mare quello grande e il deserto. Dio quanto mi piacerebbe vedere il tuo deserto. Dicono che le stelle sembra di toccarle. Dicono che sono così belle e vicine. Che meraviglia. E tu neretto lasci tutta quella bellezza per venire qui? Che non c'è lavoro qui. Siamo tristi noi. Non come  voi che avete il sorriso sempre sulla bocca. Come dici? La guerra? Tesoro ma non mi dire che scappi dalla guerra. La guerra per fortuna è finita da oltre 60 anni. Su ora da bravo tu e i tuoi amici neri come te tornatevene nella vostra bella Africa che io devo andare a pettinare il mio cagnolino. E fate buon viaggio, mi raccomando.
Francesco Olivieri

lunedì 13 aprile 2015

DOPPIO URLO

Nel 2011 ho scritto assieme all'amico e scrittore Stefano Valbonesi una poesia intitolata Doppio Urlo. Un omaggio alla beat generation ed in particolare ad Allen Ginsberg, che ci aveva folgorato con il suo Howl. Abbiamo scritto passandoci la Moleskine, e alla fine ci siamo trovati 88 pagine piene di inchiostro. Da lì la mia idea di renderlo vivo quel testo, di dargli voce e colore. Ho subito immaginato una bandiera italiana umana che urlasse la nostra rabbia e dopo 4 anni con l'aiuto prezioso di tutti quelli che hanno lavorato con me, è nato il mio primo cortometraggio Doppio Urlo che è stato selezionato allo Short Film Fest di Cannes all'interno del Festival di Cannes 2015. Grazie quindi di cuore alle attrici Oriana Celentano, Samantha Silvestri e Giulia Anchisi, al direttore della fotografia Enrico Blasi, agli operatori di camera e montatori Giada Pistonesi e Lorenzo Laudazi, alla compositrice violoncellista Julia Kent, alla modellatrice della creta Liron Kahana, al fonico Alessio Mattei, ai traduttori Edoardo Spallazzi e Frédéric Moulin, e grazie a Ozu Cultural Centre che ci ha concesso la location per girare. Senza di voi tutto questo non sarebbe stato possibile.
Riconoscente e felice
Francesco Olivieri

mercoledì 11 marzo 2015